Per non parlar del lago (uno a Verbania)

Il titolo non è un caso, si tratta infatti di una rilettura contemporanea dell’importante lavoro promosso dal Museo del Paesaggio di Verbania nel 1983, curato da Omar Calabrese con catalogo Electa. All’epoca ci fu il confronto tra quattro autorevoli sguardi: Gabriele Basilico, Luigi Ghirri, Francesco Radino e Natalino Zoppis i quali, pur seguendo itinerari diversi giungono ad una lettura importante del paesaggio, tematica che era molto sentita, quindi riconosciuta, a quei tempi, che oggi sembrano tanto lontani.
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Il mio, comunque omaggio, è più semplicemente un confronto con la riviera piemontese, quasi Svizzera, in un momento di particolare afflusso turistico: il mese di agosto, del 2015 per la precisione. Nelle fotografie spesso compaiono delle persone: sono l’elemento indispensabile di questo progetto. Molti di loro stanno vivendo in maniera momentanea il lago ed è proprio ad essi che mi sono aggregato. Buona parte di noi, quindi, non conosce o immagina come si presentano questi luoghi in altri momenti dell’anno, come li vede chi li ha davanti agli occhi ogni giorno.
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Ecco allora il flâneur che si mescola tra la gente, che cerca delle relazioni visive, anche grafiche se vogliamo, tra le parti, che non si mette ad ascoltare i discorsi, ma vorrebbe conoscere le impressioni di fronte alle cose, ai luoghi che alcuni di loro stanno magari vedendo per la prima volta.
Pensieri della durata di qualche attimo, che non mi impediscono tuttavia di godere del paesaggio.

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Per non parlar del lago (uno a Verbania)

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